LA MIA ATTIVITÀ PRINCIPALE:
DR. GEOLOGO ANDREA MADEO

EMAIL:

INDIRIZZO:
78abfff2b04e18b0c1858757f4e0a0e2564dcfb9

Consulenze su consolidamento fondazioni di edifici con problemi di crepe nei muri.

338 137 1157

andrea@madeoandrea.com

Via Turandot - 37131 Verona (VR)

Informativa sulla PrivacyInformativa Cookie

5a7c9e28568a38a9fa300004334eaa9b5cd284f3

Il problema delle crepe nei muri

CREPE nei MURI: perché si formano, come intervenire, costi, tempistiche, invasività e tempi di lavorazione.

 

Articolo redatto da: dott. Andrea MADEO – Geologo

 

Perché si formano le crepe nei muri e quando devono preoccuparmi?

 

Sulla base della mia esperienza, ho potuto constatare che le crepe sui muri si possono formare principalmente per tre ragioni:

 

- un degradamento delle murature che costituiscono il manufatto in questione;

 

- un cambiamento dei carichi, non previsti in fase di progettazione;

 

- una variazione nelle caratteristiche del terreno di fondazione.

 


La prima di queste ragioni è la meno comune ed è legata all’invecchiamento dell’edificio e/o della fondazione (parliamo di edifici e fondazioni con almeno 50-70 anni di età).
La seconda ragione si manifesta quando si decide in maniera più o meno arbitraria di sopraelevare un edificio, ammassare oggetti (esempio: cataste di legno, pellet, mezzi pesanti) in un punto ben preciso e creare un aumento tensionale sulla fondazione sotto.
La terza ed ultima ragione con cui mi interfaccio quotidianamente è correlata proprio ai miei studi universitari: il terreno di fondazione. Concentreremo quindi l’attenzione proprio su questo caso, sia perché è il più comune, ma anche perché è quello a me più congeniale per deformazione professionale.

 

In questi anni ho personalmente coniato una nuova definizione di terreno: 

 

"il terreno di fondazione è un’entità viva, formato da più fasi fisiche, che cambia, respira, invecchia, ed è pure permaloso”.

 

La stragrande maggioranza delle crepe nei muri, dell’abbassamento di fondazioni, del cedimento di pavimenti e marciapiedi, è legata ai cambiamenti che il terreno subisce “dal momento in cui poggiamo qualcosa su di esso”.
La prima domanda che mi pongo è la seguente: quando abbiamo deciso di costruire casa lo abbiamo riferito al terreno? preparandolo psicologicamente a questo? oppure senza dirgli nulla, a bruciapelo, per così dire, lo abbiamo messo di fronte al fatto compiuto?
Rispondo in questo modo: “prima di parlargli, devo conoscerlo nel profondo, attraverso una o più prove geologiche che mi possano dire se e come il terreno cambia con la profondità (migliora man mano che scendo verso il basso? c’è presenza di acqua?). Sulla base di questo devo prevedere eventuali opere di drenaggio delle acque e di compattazione del terreno di fondazione. Attraverso questo “lo preparo a ricevere” un carico (il peso del manufatto umano) su di esso. Una volta che abbiamo conosciuto bene il terreno, potremo anche prevedere la “giusta fondazione”. Ricordo che la fondazione ha lo scopo di trasferire sul terreno, nel modo più omogeneo possibile, il peso previsto della struttura in costruzione. Rappresenta, per così dire: l'anello di congiunzione tra la struttura ed il terreno. Per cui non bisogna assolutamente sottovalutare il tipo e le caratteristiche della fondazione.
Si intuisce quindi, che se non conosco bene il terreno di fondazione e se non ho saputo interpretare, le crepe nei muri inizieranno a formarsi subito o entro pochi anni dall’edificazione del fabbricato.
Ovviamente, essendo che il terreno cambia nel tempo (oppure alcune variabili che lo influenzano cambiano nel tempo), anche una corretta progettazione preliminare all'edificazione di un fabbricato, potrebbe non garantire la stabilità del terreno di fondazione per lungo tempo.
Ritornando però alla “definizione” personale di terreno di fondazione, emerge anche che esso cambia, respira, invecchia.
Purtroppo (o per fortuna visto che il nostro pianeta è abitabile) questo non ci mette al sicuro, per sempre, anche se edifichiamo usando tutte le precauzioni.
Difatti, il terreno, essendo suscettibile alle variazioni di umidità (presenza di acqua), all’azione antropica di piante ed animali e una miriade di altre variabili, cambia nel corso del tempo, perdendo il suo grado di consistenza e le sue caratteristiche chimico e fisiche. Quando in un terreno è presente acqua di circolazione, essa asporta particelle di terreno, aumentando la fase fluida e gassosa, alle spese di quella fisica, che dona consistenza e resistenza al terreno. Lo stesso fanno le radici delle piante. Questo fa si ché il la forza che agisce sul terreno di fondazione (il peso del manufatto), supera la resistenza del terreno.
Questo porta a un abbassamento della fondazione e la conseguente creazione di crepe nei muri e lesioni alle pareti, abbassamento di marciapiedi e pavimenti.
Le crepe nei muri possono essere estese su tutto il fabbricato oppure localizzate su un angolo, agli spigoli delle aperture, al contatto tra due corpi di fabbrica costruiti in momenti diversi. Tutte possono essere pericolose se non analizzate ed eventualmente trattate.
Generalmente, lesioni verticali ed inclinate, oblique e trasversali sono spesso dovute a cedimenti differenziali del terreno.

 

In particolare, crepe nei muri verticali, si verificano spesso al contatto tra due porzioni di fabbricato edificati in momenti diversi. In questo caso il terreno di fondazione risponde in modo diverso e disomogeneo in quanto su quella parte di terreno il carico è stato applicato non congiuntamente ma in diversi periodi. Questo, molto spesso, provoca la rotazione di uno dei due corpi di fabbrica (quello più recente nella maggior parte dei casi) adiacenti nel verso apposto all’altro. In questo caso è necessario prevedere un consolidamento a C agendo sui lati non in comune.

 

Le crepe nei muri oblique si possono osservare in corrispondenza degli angoli degli edifici, agli spigoli delle aperture (ad esempio: crepe porte e finestre) e lungo le pareti dei muri. In alcuni casi seguono addirittura l’andamento dei mattoni che caratterizzano le tamponature. Queste crepe possono essere causate per lo più da cedimento del terreno e di conseguenza dal cedimento della fondazione. In questo caso si può interviene sulle parti che manifestano la presenza delle crepe, consolidando la fondazione e/o il terreno in corrispondenza di esse.

 

Infine, le crepe orizzontali si possono generare in seguito ad un riassestamento del terreno fondale su una porzione molto ampia, se non tutta, del fabbricato. Sono frequenti nei casi di scarsa compattazione del terreno in fase costruttiva, a un cambiamento generalizzato della circolazione di acqua di sottosuolo o da un cambiamento nei carichi gravanti sul terreno (ad esempio nei casi di sopraelevazione). Molto spesso in questi casi, se la formazione di crepe nei muri non si sono mai arrestata dalla costruzione, bisognerà prevedere un intervento più generalizzato.

LA MIA ATTIVITÀ PRINCIPALE:
DR. GEOLOGO ANDREA MADEO

EMAIL:

INDIRIZZO:

Consulenze su consolidamento fondazioni di edifici con problemi di crepe nei muri.

338 137 1157

andrea@madeoandrea.com

Via Turandot - 37131 Verona (VR)

Informativa sulla PrivacyInformativa Cookie